“SUPPORTO AL SUPPORTO!”
(ma il supporto siamo noi)
Abbiamo finalmente realizzato il sogno più ambito da ogni musicista:
il nostro primo disco di materiale originale
non è ancora stato presentato ed è già “INTROVABILE”!
Abbiamo trovato il modo per sconfiggere la pirateria: non l’abbiamo pubblicato.
E non lo faremo.
Il nostro disco fisico siamo noi.
In pratica funziona così: ogni volta che volete ascoltarlo dovete per forza venire a un nostro concerto. L’altra notte alle 3 un amico, non riuscendo a dormire,
lo voleva ascoltare e siamo dovuti andare noi a casa sua,
meno male che al terzo pezzo si è addormentato!
Un tempo si usciva di casa e si passavano pomeriggi interi nelle cabine ascolto dei negozi di vinili, a divorare in cuffia i dischi appena usciti, mettevamo da parte la paghetta settimanale per comprarci l’emozione del mese, il nostro disco preferito.
La musica era la colonna sonora e il nutrimento delle nostre giornate.
In cambio noi le davamo valore, presenza, importanza.
Tempo.
Abbiamo smesso di farlo e le abbiamo tolto dignità e riconoscimento, i dischi non si vendono più e i locali di musica dal vivo stanno chiudendo.
La musica sta morendo e con lei la cultura, l’emozione e l’aggregazione.
Si privilegia lo streaming in solitudine in quello che, parafrasando un'espressione molto in voga oggi, noi definiamo
"All You Can Hear".
Quantità invece di qualità.
Invece tutto questo ha bisogno di “presenza” e di scelta.
Quindi ecco la nostra soluzione:
togliamoci le pantofole, spegniamo Netflix e alziamoci!
Perché una cosa non sarà mai riproducibile: l’essere umano.
L’emozione e lo scambio che sono possibili fra l’artista e il pubblico in un concerto dal vivo non sono catturabili da nessun supporto esterno.
Venite ad ascoltare il nostro disco.
La cabina ascolto siamo noi.
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